Prestazione negativa per i biancazzurri in terra campana

Il momento difficile della DAI Optical Virtus Basket Molfetta resta difficile. Quella reazione a cui la squadra era stata chiamata non arriva e gli uomini di coach Enrico Fabbri cedono al Miwa Benevento 83-61 al seguito di una partita giocata a bassa intensità e dove i padroni di casa hanno dimostrato di avere più fame.

Alla Virtus è mancata proprio quella fame agonistica di portare a casa la vittoria, ottenendo, invece, la terza sconfitta consecutiva. Parallelamente, il Benevento, con un'autentica prova di forza, per quasi tutta la totalità dei 40 minuti, ha controllato agevolmente la gara, chiudendo l'incontro con 22 punti di vantaggio. Biancoazzurri non pervenuti già a partire dal primo quarto con il Benevento avanti di 12 punti di scarto. Ed infatti, al termine dei primi dieci minuti il tabellone luminoso segnava il punteggio di 26-14 per i campani.

La reazione della Virtus nel secondo quarto è solo fumo negli occhi: Balladino, Sirakov e Gulley (tra i migliori marcatori biancoazzurri) permettono a Molfetta di ridurre il gap dal Benevento che chiude il secondo quarto sempre in vantaggio, ma di sole 3 lunghezze sul 43-40. Uno scatto d'orgoglio da parte degli uomini di Fabbri che dura un lampo. Nel terzo quarto, infatti, il Benevento va in totale controllo di gara e la dimostrazione è data dal punteggio totalizzato proprio nel terzo periodo: un 63-46 praticamente senza appelli con appena 6 punti realizzati dalla Virtus in dieci minuti.

Uno score impietoso che migliora leggermente nell'ultimo quarto in cui i biancoazzurri mettono a segno quindici punti, subendo però totalmente gli attacchi del Benevento che, non sazio, continua a realizzare con Ordine e D'Antonio. Il match si chiude sul definitivo 83-61 che lascia poco spazio ad ogni tipo di commento e valutazione, considerando che in settimana si torna sul parquet di gioco nel secondo turno infrasettimanale di questo campionato. Giovedì 21 novembre, la DAI Optical Virtus Basket Molfetta affronterà il Brindisi in una gara tutt'altro che facile.